Mani in creta: diamo forma all’inclusione

La cooperativa ha avviato nel 2024 il progetto “Mani in creta: diamo forma all’inclusione”, un progetto realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze volto a diffondere il principio di inclusione e creare situazioni di integrazione nelle scuole del territorio.
Il progetto consiste nell’organizzare laboratori sulla lavorazione della ceramica nelle classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, in cui le lezioni sia teoriche sia pratiche vengono condotte dagli ospiti della cooperativa sociale.
Negli ultimi anni infatti la lavorazione della creta è diventata una delle attività riabilitative e occupazionali principali della cooperativa, a cui gli utenti del laboratorio si dedicano con costanza e impegno con risultati importanti e gratificanti anche dal punto di vista estetico dei manufatti.
Durante il laboratorio di ceramica nelle classi che aderiranno all’iniziativa, saranno proprio gli utenti della cooperativa a condurre le lezioni e a mettere così a disposizione degli alunni le loro conoscenze e competenze imparate in questi anni.
Siamo convinti che un’esperienza attiva con persone con disagio intellettivo sia sempre molto arricchente e di grande valore formativo e che attraverso il confronto e la conoscenza si possa abbattere i muri della discriminazione e del pregiudizio.

Ortoterapisti vogliam formar per poter lavorar

Siamo felici di inaugurare un progetto che va ad arricchire la nostra proposta terapeutica legata al mondo naturale e rurale. Quest’ambito è sempre stato uno dei privilegiati dalla cooperativa per lo sviluppo delle attività riabilitative, in quanto si è riscontrata da sempre una forte efficacia terapeutica nelle attività di coltivazione e cura degli animali.
Questo progetto chiamato “Ortoterapisti vogliam formar per poter lavorar” è stato realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze e permette da una parte una maggior specializzazione e formazione nelle tecniche di orticoltura terapeutica, che verrà messa in atto nelle serre e negli orti già a disposizione della cooperativa, e dall’altra la creazione di un giardino terapeutico pensato soprattutto per le persone affette da autismo e creato sotto la guida di Andrea Mati, noto per aver sviluppato una progettualità specifica volta a integrare i trattamenti sanitari con i benefici della natura e delle piante per le persone.

Con questo progetto infatti la cooperativa intende ampliare la proposta di percorsi riabilitativi, rimanendo aggiornata ai principali approcci terapeutici e ai più recenti studi e ricerche, con l’obiettivo di migliorare le abilità e il benessere delle persone che usufruiscono dei nostri percorsi terapeutici.

Mi muovo fra le foglie i fiori e il ciel

Con il progetto chiamato “Mi muovo fra le foglie, i fiori e il ciel” realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando ordinario del settore Volontariato, Beneficienza e Filantropia, abbiamo creato un sentiero di collegamento tra le residenze e il centro diurno “Castello” di CTE Srl con le aree adibite alle attività di ortoterapia, come le serre e l’orto. In questo modo si facilita l’accesso degli ospiti, anche con difficoltà ambulatorie e in carrozzina, alle attività riabilitative occupazionali svolte nelle serre.

Il sentiero è allestito con spazi di sosta e abbellito con aiuole, arbusti e alberi ad alto fusto. Quando la vegetazione sarà cresciuta, si creeranno delle zone all’ombra in cui frescheggiare durante i mesi estivi. Lungo il sentiero è stato realizzato un sistema di irrigazione per gli alberi e gli arbusti piantati. Questo percorso quindi non è solo un collegamento con le serre ma anche un luogo in cui gli ospiti delle strutture sanitarie e sociosanitarie possono socializzare e sostare.

Ringraziamo la Fondazione CR Firenze per aver permesso la realizzazione di questo progetto che vede la collaborazione tra la cooperativa sociale Centro Terapeutico Europeo e il Centro Terapie Educative.

Il nostro interesse è migliorare la qualità della vita degli ospiti e di chi usufruisce delle attività riabilitative della cooperativa e pensiamo che questo nuovo progetto possa contribuire a farlo.